Consigliera di Fiducia Consigliera di Fiducia

La Consigliera di Fiducia di Azienda Zero è la Dr.ssa Francesca Pidone

Francesca Pidone è attualmente Consigliera di Fiducia della Regione Veneto, della Università Iuav, della Università di Trieste, delle Scuole Sissa(Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati)  e IMT Alti Studi, dell’OGS (Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale), della Fondazione Bruno Kessler, della Avepa, dell’ ARPAV, del IZS delle Venezie e dello IOV. È Giudice onorario di pace presso il Tribunale di Firenze e Coordinatrice del Centro Antiviolenza Casa della donna di Pisa

È laureata in giurisprudenza e in scienze e tecniche di psicologia clinica e di comunità. Ha conseguito l’abilitazione alla professione forense e si è specializzata in Criminologia e scienze psichiatrico forensi. Supervisiona gruppi di lavoro ed equipe multiprofessionali. È docente e relatrice a numerosi seminari e convegni sui temi: violenza di genere, diritti umani delle donne, molestie sui luoghi di lavoro, metodologia dell’ascolto e dell’accoglienza, mobbing, etc.

Chi è la Consigliera di Fiducia?

La CdF è una figura esperta nominata dalla Direzione, su base volontaria, allo scopo di prevenire e/o gestire comportamenti molesti psicologicamente e/o sessualmente atti a ledere la dignità di chi lavora in Azienda Zero. La CdF si attiene a quanto definito nel Codice di comportamento per la tutela della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori della Regione del Veneto, approvato con DGR n. 1266/2012 e ratificato da Azienda Zero. Collabora con il CUG, con le figure aziendali preposte alla salute e sicurezza allo scopo di favorire un clima positivo e promuovere il benessere organizzativo.

Cosa può fare?

La CdF interviene solo su richiesta della persona offesa al fine di offrire ascolto, assistenza e tutela nei casi di molestie, morali e sessuali, discriminazioni, mobbing. Ascolta la persona offesa e gestisce il caso accedendo ai documenti, acquisendo testimonianze e, con il consenso della persona, contribuisce alla soluzione della problematica, suggerendo le possibili procedure informali o formali esperibili. Nel corso degli accertamenti la CdF e tutte le persone e strutture aziendali, coinvolte nella gestione del caso, sono tenute al segreto sugli atti, i fatti o le notizie di cui vengono a conoscenza.

Chi può mettersi in contatto con lei?

Può rivolgersi alla CdF tutto il personale dipendente di Azienda Zero, chiunque a qualsiasi titolo abbia un rapporto di lavoro con Azienda Zero e che si senta vittima di mobbing; molestie morali o sessuali, discriminazioni anche indirette, verificatesi nell’ambiente di lavoro. La CdF può essere contatta via mail o telefonicamente e riceve su appuntamento anche in modalità telematica ogni bimestre.

Come avviene la consulenza?

Può agire in via informale a seguito di richiesta da parte del soggetto direttamente interessato. La Consigliera sente la parte interessata, acquisisce gli elementi e le informazioni necessarie alla valutazione del caso, nell'assoluto rispetto della privacy sia della parte lesa sia del presunto responsabile. Suggerisce le azioni opportune ad assicurare un ambiente di lavoro rispettoso della libertà e della dignità delle persone La Consigliera agisce in modo informale e non intraprende alcuna azione che non sia stata precedentemente concordata con la persona che ha segnalato il caso in questione. Il/la segnalante potrà, in qualsiasi momento, chiedere di interrompere l’azione intrapresa.

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